Il settore secondario comprende tutte le lavorazioni dei prodotti ricavati
dalla natura o creati dall'uomo e la loro trasformazione in merci. Molti beni
necessitano quindi non solo di materia prima, ma soprattutto di una lavorazione
con mezzi e impianti industriali che permetta di creare le merci più diverse. Ad
esempio la coltivazione dei pomodori appartiene al settore primario, cioè al
ramo dell'agricoltura, mentre il loro inscatolamento e la produzione di pomodori
pelati fa parte del settore secondario. Tutte le attività industriali
appartengono a questo settore. Il settore terziario include tutte quelle
attività in cui i lavoratori non sono impegnati nella diretta produzione di
merci, ma compiono altri lavori o forniscono dei servizi altrettanto
indispensabili alla società. Tornando all'esempio precedente, il negoziante che
vende i pomodori pelati o il fruttivendolo che vende gli ortaggi freschi non
partecipa alla produzione di quella merce, ma si limita a smerciarla. Così il
guidatore di autobus o l'impiegato o la commessa non creano con il loro lavoro
alcun prodotto concreto, ma svolgono un servizio, prestano un'opera molto
importante, che richiede loro impegno ed energie. Le attività commerciali,
quelle legate ai servizi sanitari, alla scuola, alle banche, agli uffici ecc.
fanno tutte parte del settore terziario. In Italia questi tre settori hanno
raggiunto un alto grado di sviluppo. Il primo si è meccanizzato e col tempo ha
visto diminuire il numero degli addetti. Il secondo, quello industriale, ha
vissuto una continua evoluzione a partire dal secondo dopoguerra (1945), tanto
che negli anni Sessanta si parlò di boom industriale. Il settore terziario,
prima di proporzioni limitate, è quello che oggi si va maggiormente espandendo.
Le macchine e i computers sostituiscono sempre più il lavoro manuale e quindi
aumentano i lavoratori addetti al funzionamento e al controllo dei macchinari e
dei calcolatori. I progressi della tecnologia del nuovo millennio portano
all'ampliamento continuo di questo settore a spese di quello secondario.
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